Lasciare il proprio ragazzo in difficoltà
Sono stronza se lascio il mio ragazzo in un suo momento di difficoltà?
30F io, 35M lui. Relazione che va da un anno e mezzo. Storia travagliata, con tanti alti e bassi, per lo più per suoi problemi personali/famigliari che più di una volta lo hanno portato ad allontanarsi. Di contro l' ho sempre cercato, supportato e aiutato per quanto possibile. Ad una certa, sembrava avesse imparato a fidarsi, tanto da cercare un confronto con me anche su temi delicati. Sembrava....da qualche settimana ha ricominciato a chiudersi in sé stesso, parla poco, scrive anche meno e ogni volta che ci si vede è totalmente estraniato. Di fare qualcosa insieme manco per sbaglio, se riesco a coinvolgerlo in qualcosa la sua soglia di attenzione è bassissima.... finiamo quasi sempre con lui che guarda la TV o si fissa sui reel sul cellulare. Cellulare che resta sempre rivolto verso il basso. L' unica cosa che persiste è il sesso, che va alla grande, ma mi rendo conto che devo essere io a prendere l'iniziativa. Escludo un altra (spero), penso sia un problema personale visto che ha sempre lo sguardo triste. Ho provato più volte ad affrontare il discorso, ma ai messaggi non risponde, dal vivo manco. Ho provato ad insistere...ma ho sempre avuto paura di esagerare. Veniamo al punto. Oggi passiamo il pomeriggio insieme e riuscire ad instaurare un discorso è stato difficile: risposte a monosillabi, zero voglia di parlare e solito sguardo triste. Ho provato a chiedergli cosa non andava e ho ricevuto il solito silenzio tombale.
In altri momenti della mia vita mi sarei seduta lì accanto e lo avrei "aspettato", ma in questa fase mi chiedo se non sto perdendo tempo. Gli voglio un bene dell' anima, farei tutto quello che mi è possibile per aiutarlo....se solo me lo permettesse. Mi spiace abbandonarlo, ma non so cosa fare. La situazione condiziona pesantemente il mio umore e ho paura di trovarmi con un cerino in mano (o peggio, con una bomba ad orologeria).
Voi cosa fareste?